29 luglio 2017

Bitcoin

Visioniamo il valore del bitcoin a due giorni dalle modifiche strutturali di fine mese di cui tanto si parla in questo periodo: 2289 euro, un livello tutt'altro che basso. Nei giorni seguenti osserveremo i valori che la valuta raggiungerà e li confronteremo con questo in modo tale da capire se, quanto e come la situazione dei cambiamenti software influenzerà il bitcoin.

Genesis mining pagamenti ripresi

Nei post precedenti avevo parlato del problema dello stop dei pagamenti di genesis mining dopo il 21 luglio. Adesso ci sono novità incoraggianti: la situazione sembra essersi normalizzata in quanto i pagamenti agli utenti sono stati ripristinati. Resta solo da regolare quel "buco" di 5/6 giorni mancanti che la società dice di voler recuperare con doppio pagamento giornaliero (per il periodo necessario a colmare il gap) anzichè singolo, ma tutto ciò non si è ancora visto. Rimane naturalmente l'ottimismo per la ripresa dei pagamenti.

Scissione del bitcoin

Il seguente testo in inglese spiega che, con l'approssimarsi del primo agosto, avverrà un cambiamento strutturale del bitcoin con il profilarsi di un nuovo scenario con due distinte monete digitali, il bitcoin e il bitcoin cash. Un wallet mondiale come coinbase, incerto sulle potenzialità della nuova valuta, non riterrà opportuno supportare il bcc ma solo il btc. 

On August 1st, 2017 there is a proposal to make changes to the bitcoin software. This proposal, known as Bitcoin Cash, is likely to create a fork in the Bitcoin network. This means that after August 1st, 2017 there are likely to be two versions of the Bitcoin blockchain and two separate digital currencies, BTC and BCC (Bitcoin cash).

28 luglio 2017

Chiarezza cercasi

Per quanto riguarda genesis mining ieri avevo fatto, forse troppo presto, un elogio alla società ma al momento c'è stato un solo pagamento dopo il 21 luglio, quindi è ancora tutto da verificare, ci auguriamo che la situazione evolva per il meglio naturalmente e che quindi gli investitori vengano pagati com'è giusto che sia! Inoltre c'è un generale clima di tensione che aleggia nell'ambiente e ciò anche attraverso le società di mining per questa eventuale scissione del bitcoin o comunque cambiamenti del protocollo che dovrebbero avvenire il 31 luglio. Come spesso accade nei business online la chiarezza spesso latita. A questo punto non resta che attendere alcuni giorni e valutare l'andamento degli eventi sperando che il bitcoin superi brillantemente anche questo scossone e che gli utenti che investono in tale valuta non vengano danneggiati.

27 luglio 2017

Genesis mining attacco hacker

Ci si chiedeva come mai dopo il 21 luglio i consueti pagamenti di Genesis Mining si erano improvvisamente interrotti. Inizialmente la società aveva parlato solo di problemi tecnici ma poi è stato rivelato che ha dovuto fronteggiare un attacco da parte degli hacker. A quanto pare nulla è stato compromesso e il ciclo dei pagamenti mancanti a favore degli utenti è già iniziato. C'è da sottolineare la serietà di questa società che resta, a mio parere, la migliore in assoluto del settore.

21 luglio 2017

Bitcoin ritorno ai vertici

Dopo il brusco calo dei giorni scorsi il bitcoin si è riportato a livelli decisamente più alti: eccolo superare nettamente i 2300 euro di quotazione. Quelli che avevano ipotizzato bolle speculative e gufato contro la criptovaluta per eccellenza devono evidentemente ingoiare il rospo, come si suol dire...

15 luglio 2017

Bitcoin in discesa netta

Già nei giorni scorsi si era notato un calo del bitcoin che poi si è reso ancora più evidente. Da quei livelli di punta di 2500/2600 euro di un mesetto fa siamo scesi addirittura a 1800 euro, con un ribasso di oltre 700 euro in tempi brevi. Questa estrema volatilità desta un pò di preoccupazione negli investitori naturalmente, ma non è da escludere un rialzo in tempi brevi, staremo a vedere.   

11 luglio 2017

Bitcoin in calo

Sebbene 2000 euro e rotti rappresentino un valore alto, bisogna però considerare che, rispetto ad un mesetto fa, il bitcoin ha perso parecchio. Rispetto ai livelli di punta recenti raggiunti di 2500/2600 euro registriamo un calo netto di almeno 500 euro.

08 luglio 2017

Le criptovalute secondo moneyfarm

Di seguito riporto un articolo di moneyfarm (si professano i guru degli investimenti) riguardante le criptovalute. Il pezzo è interessante anche se colgo l'occasione per precisare un punto: la capitalizzazione complessiva di mercato cui fà riferimento il giornalista non è esattamente di 50 miliardi di dollari ma di 64, al momento, e ciò se consideriamo solo le due monete digitali principali in circolazione, ossia bitcoin ed ethereum (il bitcoin da solo fà registrare oltre 41 miliardi e mezzo di dollari, ethereum oltre 23 e mezzo). Aggiungendo altre criptovalute importanti questa cifra è ancora superiore. Detto questo, vi lascio alla lettura dell'articolo.  

"Negli ultimi mesi si è sentito molto parlare di criptovalute. Le valute digitali, anche così sono chiamate, sono sicuramente una delle innovazioni finanziarie più rilevanti dell’ultimo decennio. Una criptovaluta è una moneta digitale. Immagina che gli Euro che hai in tasca o in banca non esistessero da nessuna altra parte se non in un pezzo di codice scritto su qualche server, ecco questa è un criptovaluta: un gettone virtuale a cui puoi accedere aprendo il tuo computer. Ogni valuta ha una propria valutazione che varia nel tempo: questo vuol dire che i gettoni digitali possono essere convertiti con altre valute o utilizzati per acquistare oggetti.

Ora potresti domandarti come mai un qualcosa di completamente intangibile e virtuale è arrivato ad avere un valore reale? La risposta è che il valore, al contrario di quello che si è comunemente tenuti a pensare, non è una qualità intrinseca di un oggetto, ma equivale semplicemente a quanto le persone sono disposte a valutare l’oggetto in questione in termini di scambio: in altre parole a quanto sono disposte a pagare per esso.
 

Un’idea vincente

La storia del criptovalute è piuttosto affascinante. La prima di queste ad affermarsi, i Bitcoin, fece la propria comparsa in un forum di appassionati di informatica, introdotte da un utente che si faceva chiamare con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto (di cui tutt’oggi non è stata accertata la vera identità). I Bitcoin si basano su un sistema chiamato blockchain: si tratta di un sorta di lista digitale dove vengono registrate in tempo reale tutte le transazioni che avvengono tramite Bitcoin. In questo modo il possessore di ogni singolo Bitcoin è registrato sulla blockchain. Il sistema non ha un proprietario unico che lo custodisce e ne garantisce il funzionamento, ma vive grazie alla potenza di calcolo dei computer degli utenti che partecipano al network. In cambio del loro supporto, questi ricevono come gratificazione i nuovi Bitcoin che vengono messi in circolazione. La diffusione di nuovi gettoni è centellinata in modo che non ne circolino troppi, cosa che ne causerebbe l’immediata svalutazione. La rete blockchain permette in definitiva di eseguire pagamenti e transazioni in tempo reale, senza che i possessori delle valute siano costretti a rivelare la propria identità e con elevati livelli di sicurezza.

All’inizio l’idea prese piede solamente in piccoli forum online tra persone che condividevano ideali politici al confine tra l’anarchismo e l’ultra-liberismo. Col tempo, per via delle loro caratteristiche di non rintracciabilità e per l’efficienza della tecnologia alla base di essi, i Bitcoin hanno attirato una crescente attenzione anche da parte di grandi investitori che hanno intravisto in essi una possibilità di profitto. Questo ha permesso al prezzo dei Bitcoin di passare da 0 a oltre 2000$ per unità, permettendo a molte delle persone che credettero originariamente nel progetto di diventare multimilionarie. Oggi i Bitcoin e le altre criptovalute che a essi si sono affiancate, hanno una capitalizzazione complessiva che si aggira intorno ai 50 miliardi di dollari. Davvero niente male per un bene intangibile che fino a pochi anni fa non esisteva neanche, anche se la possibilità che stiamo assistendo a una bolla speculativa è concreta.

Le valutazioni andate alle stelle e le storie di persone diventate milionarie attraverso le criptovalute stanno spingendo molti a considerare un investimento. Sfortunatamente, vista la portata mondiale che il fenomeno ha raggiunto, difficilmente oggi vi troverete ad acquistare per un pungo di centesimi delle monete virtuali destinate a moltiplicare il proprio valore in modo esponenziale. Per accedere a un tipo di investimento del genere ci vorrebbe, oltre che un discreto intuito, la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.

Detto questo, le criptovalute oggi vanno considerate una classe di investimento a tutti gli effetti, tanto che anche molte banche di investimento le hanno inserite all’interno della propria rosa di asset. A dispetto del loro nome, l’investimento in valute digitali è più assimilabile a un investimento in materie prime (scopri come funzionano) piuttosto che a un investimento valutario. Le valute, come il Dollaro e l’Euro, hanno la caratteristica di essere utilizzate come mezzo di scambio per l’acquisto di altri beni e di essere regolate da autorità centralizzate (le banche centrali). Le criptovalute, al contrario, non sono ancora diffuse come strumento di scambio. Con le materie prime condividono invece molte caratteristiche: le strutture che ne regolano l’offerta e la diffusione sono decentrate, le criptovalute più di successo (come i Bitcoin) sono piuttosto scarse rispetto alla domanda e la diffusione di nuovi gettoni avviene solamente entro limiti molto stringenti.

In generale investire in criptovalute è piuttosto rischioso per via della elevata volatilità che hanno dimostrato di avere in passato. Il fatto che le principali di esse siano riuscite anche a incrementare il proprio valore nel tempo non vuol dire necessariamente che questo trend continuerà in futuro. Per investire con successo in questa asset class, proprio come nel caso delle materie prime, servono conoscenze molto specializzate che non sono alla portata di tutti. Inoltre nessuno può mettere la mano sul fuoco sull’affidabilità tecnologica della rete. Il sistema ha dimostrato di essere solido ma bisogna ricordare che solo il sospetto di un problema nel suo funzionamento porterebbe  annullare il valore di una valuta all’istante. Esiste poi un problema di regolazione: i governi potrebbero decidere un giorno di rendere le criptovalute illegali, proprio in virtù della loro irrintracciabilità. Bisogna ricordare che se in molti hanno fatto fortuna investendo nelle criptovalute, tante di essere sono oggi sparite dalla circolazione o valgono cifre prossime allo zero.

Al di là delle speculazioni sulla valutazione che queste valute raggiungeranno in futuro, quello che preme sottolineare è che esse hanno sicuramente avuto sicuramente il merito di evidenziare una debolezza nel sistema finanziario tradizionale (l’obsolescenza del sistema dei pagamenti) e di aver suggerito una soluzione attraverso l’innovazione digitale. Si tratta di un altro dei campi dove le nuove tecnologie stanno rivoluzionando i meccanismi della finanza tradizionale".

Popcorn TV

Guarda film gratis su popcorntv. E' sufficiente effettuare una semplice registrazione e si potrà accedere ai contenuti video in maniera totalmente gratuita.