29 gennaio 2018

Jaxx supporto conversione valute

In un post recente avevo suggerito "changelly" come sito (peraltro a pagamento) per la conversione tra criptovalute. Tuttavia, non potevo certo immaginare che Jaxx (multi-wallet digitale munito di app per smartphone, sia in ambiente android che Ios) introducesse la possibilità di effettuare conversioni tra valute, per di più a costo zero. Tutto ciò è reso possibile grazie all'integrazione nel portafoglio di un'apposita funzione, "ShapeShift", che consente di passare da una crittomoneta all'altra (tale marchio è di proprietà svizzera). Nell'immagine sottostante viene mostrato un esempio di conversione tra Zetacash (ZEC) ed Ethereum (ETH). Prima di procedere è possibile osservare alcuni parametri quali: il rating di conversione, l'importo minimo e quello massimo utilizzabili. 

Crypto reprise

Rispetto ai dati precedenti c'è stata senza dubbio una ripresa delle criptovalute, sia del bitcoin, quotato a 9000 euro abbondanti, ma soprattutto di ethereum che, nel rilievo riferito all'ultima settimana, è decisamente cresciuto superando nettamente i 950 euro di valore.   


26 gennaio 2018

Criptovalute basse e contratti poco appetibili

Per le criptovalute si conferma un quadro tendenzialmente ribassista con il bitcoin a quota 8600 euro circa (la valutazione di coinbase è leggermente inferiore). Il dato settimanale resta ampiamente negativo: se dalla tabella il bitcoin risulta, relativamente agli ultimi sette giorni, in perdita dell'8,46%, bitcoin cash e ripple hanno fatto peggio rispettivamente con -15,78% e -25,72%. Per quanto riguarda Ethereum la perdita settimanale è del 3,35%, per Litecoin è dell'11,76%. Aldilà degli alti e bassi di mercato che caratterizzano le criptovalute, ma anche tutto il resto in esso presente (si pensi alle valute tradizionali, alle materie prime etc...), mi preme sottolineare quanto segue. Seguo il bitcoin ormai da 4 anni e con esso le valute "figlie" che si sono pian piano sviluppate. Per esperienza personale posso senz'altro affermare che lo scenario delle criptovalute è piuttosto cambiato nel tempo, in particolar modo da circa 6 mesi a questa parte. Naturalmente mi riferisco alle società di mining. Precedentemente i costi dei contratti erano, a parità di "hash" acquistati (Mega, Giga o Tera a secondo della valuta in questione), decisamente più convenienti, sia sotto il profilo del costo in sè, che della durata. Ora ci stiamo trovando in una situazione nella quale c'è, in taluni casi, scarsità di contratti (out of stock) e, quando questi ultimi sono disponibili, vengono venduti a prezzi, a mio modo di vedere, eccessivi. Naturalmente tutte le società sono a fini di lucro e non certo per beneficenza, d'accordo, però mi sembra un pò cinico tenere i prezzi dei contratti alti (proponendo sconti miseri e condizioni discutibili) laddove le criptovalute non sono assolutamente a livelli record, almeno adesso. Le aziende ovviamente si cautelano, prima i loro incassi e poi, chissà, forse, quello dei clienti. Personalmente ritengo che, lavoro tradizionale a parte, solo investendo si possa realmente guadagnare ma ovviamente le condizioni in cui si vanno ad impiegare i capitali devono essere favorevoli. Attualmente vedo soltanto un interesse a lucrare che non mi piace per nulla, e non parlo soltanto di un'azienda in particolare, ma di tutte quelle del settore. Il mio consiglio ai lettori del blog è il seguente: salvo validi sconti e/o promozioni che riducano il prezzo di vendita in modo significativo, non è il caso di investire perchè si rischierebbe di sborsare troppo capitale con difficoltà a recuperarlo avendo davanti una prospettiva futura incerta.

25 gennaio 2018

Il bitcoin si aggira sui 9000 euro

Notiamo una certa ripresa generale delle valute, se consideriamo il dato relativo alle 24 ore. Il bitcoin si aggira intorno ai 9000 euro, ma precedentemente era sceso più sotto. Secondo coinbase, nell'ultimo giorno ha guadagnato circa 300 euro. Ethereum ha recuperato quasi 50 euro nelle ultime 24 ore (più 6% circa secondo coinbase). Colgo anche l'occasione per segnalare che, rispetto ai giorni passati, i costi delle transazioni bitcoin sono rientrati ed è nettamente migliorata la velocità di completamento delle stesse. Non siamo più al bitcoin a 15/16.000 euro di valore, come a dicembre 2017, ma sembra che sia migliorata, in generale la stabilità della rete. E non è detto che non si possa tornare a quei livelli, presto o tardi... 


23 gennaio 2018

Nuova flessione dopo segnali di risalita

Dal rilievo effettuato nell'ultimo post i segnali di ripresa si erano rafforzati, e ciò nelle ore immediatamente successive al riscontro, con il bitcoin che aveva temporaneamente raggiunto quota 10.500 euro, o giù di lì. Poi, però, la tendenza alla flessione si è nuovamente manifestata. L'attuale valore del bitcoin, secondo coinmarketplace è di 8.477 euro circa. Leggermente più pessimistica la valutazione di coinbase, che lo pone qualche decina di euro più in basso. Nella lista delle prime 41 criptomonete, come si evince osservando i grafici, soltanto un paio di valute secondarie hanno fatto segnare tendenze positive. Per il resto il quadro è palesemente negativo. Come mai le criptovalute stanno vivendo un periodo a ribasso? Bhè, molteplici possono essere le spiegazioni e le ipotesi del caso. Personalmente ritengo che, ciò che dà maggiormente fastidio agli investitori, è il fatto che un pò tutto il circuito è lievitato a livello di commissioni. Le poche società serie di mining presenti sul mercato devono fare i conti con i costi aumentati. Di conseguenza, nell'attuale scenario, non sono ipotizzabili investimenti nel mining di scarso rilievo perchè in tal caso si rischia di ricevere pagamenti in tempi troppo lunghi. Ci sono dei minimi sui pagamenti alzati che influenzano in particolar modo le valute principali (nel caso ad esempio di genesis mining troviamo 0.005 sui btc e 0.075 su eth). L'importo minimo del prelievo viene raggiunto con più difficoltà anche per chi impiega un certo capitale. Se a questo disagio si aggiunge l'insicurezza palesata da alcune persone riguardo alla cybersicurezza, ecco spiegato il possibile motivo del "raffreddamento" da parte degli investitori. In realtà, la verità è che alcuni anni fa questo mondo delle criptovalute interessava meno persone. Per molti era considerato quasi un gioco, un fenomeno da baraccone. Quando poi si è visto concretamente e si è capito che bitcoin & company rappresentavano un business online non indifferente, sono nate 3000 società del settore, di mining, di trading e quant'altro. Inoltre gli utenti si sono avvicinati a questo mondo in misura molto maggiore rispetto agli anni precedenti intuendo di poter guadagnare. Pian piano un sistema di transazioni digitali che, secondo lo stesso ideatore del bitcoin, Satoshi Nakamoto, doveva consentire scambi a basso costo, ed essere accessibile a tutti, ricchi e poveri, stà un pò perdendo lo spunto e lo spirito originario per cui è stato creato, prendendo una piega diversa e ciò semplicemente per l'avidità di alcuni operatori del settore. Ciò non toglie che, ad esempio, società come coinbase (seppur con aumenti nei costi di transazione effettuati grosso modo a partire dalla scorsa primavera) hanno mantenuto basso il livello delle commissioni. Anche in questo mondo tutto dipende dall'onestà degli "interpreti". E' evidente che certe operazioni non possono essere compiute in maniera gratuita ma non vanno nemmeno fatte a costi esagerati che, come ho detto in precedenti post, potrebbero, nella peggiore delle ipotesi, portare ad un tracollo del sistema. Auguriamoci che prevalga il buon senso un pò da parte di tutti. Per quanto concerne, infine, le quotazioni del bitcoin e delle altre valute, si stà vivendo una fase tendenzialmente di ribasso ma nessuno sà come si evolverà. Dopo un picco forte a salire in genere si scende rapidamente in verticale e dopo? Si sale di nuovo? Chissà, staremo a vedere...           


19 gennaio 2018

Changelly, conversione criptovalute

Quando si ha a che fare con le criptovalute può nascere l'esigenza, per svariati motivi, di passare dall'una all'altra, per esempio: da zcash a bitcoin. Ho testato personalmente questo sito ed è rapido e funzionante, non è scam. Ovviamente non cambia le valute gratis, trattiene una commissione ma è abbastanza onesto. Se avete una somma di danaro in una determinata criptovaluta e la necessità di cambiarla in un'altra, vi suggerisco di provare questo sito dal funzionamento piuttosto semplice e trasparente.    

https://changelly.com/?ref_id=fbb4e5758211

La ripresa procede a ritmo moderato

Già nella giornata di ieri si erano registrati dei miglioramenti. La tendenza positiva, a ritmo moderato, si evidenzia anche oggi. Nella fattispecie, stando ai riscontri di coinmarketcap rileviamo un 5% di crescita abbondante per litecoin che diventa addirittura il 10% nelle valutazioni di coinbase. In ogni caso il dato è in aumento. Inoltre, secondo il più famoso e-wallet al mondo, bitcoin è salito almeno del 7% nell'ultimo giorno, ossia più di 600 euro. Molto simili le valutazioni di coinmarketcap e coinbase per quanto riguarda ethereum, circa 860 euro, anche quest'ultimo è cresciuto rispetto al giorno precedente. Bitcoin cash vale 1488 euro in questo momento secondo coinbase, leggermente più pessimistico il rilievo di cmc con 1456 eu. Valori in aumento anche per dash, zcash e monero


18 gennaio 2018

Segnali di risalita

Ho evidenziato le variazioni di alcune delle criptovalute più importanti. Come si evince dai grafici, i dati relativi alla crescita nelle 24 ore sono positivi. In particolare, il bitcoin ha recuperato, nel brevissimo periodo, l'8,50%, ethereum quasi il 9%  e litecoin circa il 10%, mentre bitcoin cash il 6,80%.


17 gennaio 2018

La discesa prosegue

A quanto pare il trend ribassista prosegue inesorabile, almeno per ora. Il calo del bitcoin influenza negativamente anche le altre valute che lo seguono a ruota perdendo terreno. Nel riferimento mensile (non presente nel grafico) il valore del bitcoin è sceso di circa 7000 euro, non certo bruscolini. Sommando al valore attuale di circa 9000 euro, la perdita, cioè 7000 euro, arriviamo intorno a quei 16.000 euro che erano stati la cifra top raggiunta nel recentissimo passato. Di solito dopo i picchi si verifica spesso una discesa verticale. Le cause? Una probabile è quella legata ai problemi di cybersicurezza. E' evidente che gli investitori, in uno scenario in cui i soldi non sono perfettamente al sicuro negli e-wallet (magari vulnerabili e soggetti ad attacchi hacker), possono diventare più prudenti e impiegare meno capitale. In realtà, tanto per dirne una, anche le banche, spesso e volentieri critiche nei confronti delle criptovalute, hanno poi effettuato investimenti in tal senso. Difficile prevedere cosa accadrà in seguito, ma nulla di più facile che si possa verificare una risalita dopo un picco negativo. Staremo a vedere. 


16 gennaio 2018

Criptovalute, bilancio in rosso

Come tutto ciò che fluttua nei mercati finanziari, si sale e si scende e ciò naturalmente vale anche per le valute digitali. Le crescite e le perdite sono essenzialmente legate al volume dei depositi globali di capitale da parte degli investitori. Dopo il recente periodo di rialzi in cui il bitcoin arrivò a toccare addirittura i 16.500 euro di valore, ecco profilarsi una fase di evidente discesa (con il bitcoin che galleggia attorno ai 10.000 euro). Sostanzialmente si stà verificando un periodo di ribasso delle criptovalute. Se osservate i grafici noterete che i riscontri settimanali, quelli nelle 24 ore e ad un'ora risultano negativi. In particolare, il bitcoin ha perso circa 1000 euro nelle 24 ore, molto di più se si considera il dato settimanale. Tuttavia, possiamo senz'altro affermare che, tra le varie perdite delle digital coins, la criptovaluta che ha subito meno è stata sicuramente ethereum. Quest'ultima era cresciuta fino a 1100 euro e più, poi è ridiscesa a una quota leggermente superiore a 900 euro. Valutando la crescita nell'insieme, ossia più ad ampio respiro, ethereum è aumentato di valore di oltre 300 euro nell'ultimo mese per cui è da considerarsi ancora in trend positivo. Questo è grosso modo, e in sintesi, lo scenario attuale, apparentemente non proprio roseo, ma probabili imminenti e improvvisi rialzi valutari potrebbero rimettere, per l'ennesima volta, di nuovo tutto in discussione.      


12 gennaio 2018

Zcash blockchain

Tra le criptovalute rilevanti figura senz'altro zcash. Ecco il link per controllare le transazioni effettuate con questa particolare moneta digitale: zcash blockchain. Tale collegamento, per comodità, è stato inserito anche nella colonna laterale del blog.

08 gennaio 2018

Ethereum cambia marcia e sfiora i 1000 euro

Salve a tutti e buon anno, in primo luogo. Motivi di salute mi hanno impedito di postare negli ultimi giorni. Cosa è accaduto nel frattempo? Il bitcoin ha avuto un calo, poi però, come spesso capita, è risalito. Tuttavia, ciò che salta maggiormente all'occhio è l'innalzamento perentorio di valore da parte di ethereum. Notiamo un livello raggiunto di quasi 1000 euro (962 euro, per la precisione). Ben oltre 500 euro di crescita registrata nell'ultimo mese, di cui più di 300 soltanto nell'ultima settimana. Tutto ciò era prevedibile infondo dal momento che ethereum è la seconda criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato dopo bitcoin (a tal proposito si osservino i 93 miliardi abbondanti di euro di market cap).