27 dicembre 2017

Criptovalute, riprende la crescita

Rispetto all'ultimo riscontro, effettuato lo scorso venerdì, 22 dicembre, la situazione è migliorata. Il Bitcoin è risalito di circa 3.000 euro fino a raggiungere quota 13.500 euro abbondanti, un valore di tutto rispetto. Anche Ethereum è passato da poco più di 500 euro a 650 eu. Crescita anche di Bitcoin cash, salito da 1888 eu a 2500 eu. Anche Litecoin si è ripreso passando da circa 183 euro a 237 euro. Circa duecento euro di aumento anche per Dash, innalzatosi da 831 a 1031 euro. Spinta in avanti anche per Monero, da 232 euro di valore a 350 euro. Nelle prime 20 criptovalute del ranking non figurava prima, e non figura ora, Zcash. Dov'è finito? Niente paura, esso occupa attualmente la posizione n.21 all'interno della market cap e vale 476 euro. Questo il quadro sintetico per quanto riguarda le variazioni delle valute più rilevanti. Per analizzare il prospetto completo è sufficiente seguire l'apposito link con l'icona rettangolare raffigurante un grafico, presente nella parte in alto a destra del blog accanto al simbolo del bitcoin cash.

22 dicembre 2017

Valori di mercato in ribasso

Rispetto ai rilievi precedenti i cali sono netti ed evidenti, e non parliamo certo di 100 euro. Siamo nell'ordine di 4000 euro almeno nello spazio di poco tempo, per quanto concerne il bitcoin. Tra le monete più importanti solo bitcoin cash e dash mantengono ancora la positività a 7 giorni. Ma sostanzialmente il quadro, per ora, è da considerarsi negativo.

Bitcoin fees eccessive

Il bitcoin è stato originariamente creato per rappresentare un sistema di transazioni veloci e a basso costo mantenendo un certo anonimato e soprattutto aperto a tutte le persone di qualsiasi fascia economica. Ma ultimamente la sua crescita e popolarità hanno modificato decisamente lo scenario. Nella fattispecie, i costi di transazione (transaction fees) che prima erano modesti, sono pian piano diventati alti comportando problemi specialmente per le transazioni di basso importo. Ad alte cifre quest'inconveniente viene stemperato, diciamo così, ma, in realtà, ciò non dovrebbe proprio accadere. Qualcuno potrebbe giustamente osservare e obiettare: cos'è sta storia? Allora il bitcoin stà diventando come le banche? La verità è che, quando un business esplode, tutti vogliono partecipare al banchetto, tutti vogliono mangiare una fetta della torta, e fin qui ci stà, l'importante è che alcune "figure del mosaico" non si divorino tutta la torta! Ho solo descritto il mio punto di vista naturalmente, vi invito a leggere quest'articolo in inglese che tratta approfonditamente le problematiche legate alle fees sui bitcoin aumentate in questo periodo.

20 dicembre 2017

Criptovalute gioie e dolori

Bitcoin, pur restando ad alto valore, ha avuto un calo nelle 24 ore attorno al 9% anche se il riferimento ad 1 ora è positivo. Bitcoin Cash è cresciuto più del 100% nell'ultima settimana fino a 2890 euro tanto da togliere a Coinbase ogni dubbio riguardo all'ipotesi di inserirlo o meno negli account, propendendo alla fine per il sì. Da oggi Bitcoin Cash, o BCH, è ufficialmente presente nel più famoso wallet mondiale di criptovalute. Molto bene anche Dash, in continua crescita e attualmente a circa 1100 euro di valore. Stabili grosso modo, rispetto a ieri, ethereum e litecoin. Ma veniamo alle note dolenti. L'interesse crescente delle persone verso le criptovalute ha comportato due effetti sostanziali: uno positivo in quanto la mole globale di investimenti, a livello mondiale, è aumentata in modo a dir poco spaventoso. D'altra parte c'è sempre un prezzo da pagare. Un progresso tecnologico così rapido ha trovato piuttosto impreparati gli addetti ai lavori di qualsiasi società del settore trovatisi di fronte a tanti, forse troppi, investitori. Basti pensare, ad esempio, che hashflare, in evidente difficoltà, da alcuni giorni ha disabilitato i prelievi bitcoin. Magari risolverà i problemi a breve, ma resta il fatto che c'è stata comunque un'interruzione dei pagamenti e ciò non dovrebbe assolutamente accadere. Genesis invece non si è bloccata, ha ritoccato gli importi dei prelievi minimi di alcune valute ossia quelli di: bitcoin, litecoin e zcash (osservare lo schema in basso con tutte le monete e i relativi importi minimi) continuando ad erogare pagamenti. Ma i tempi di attesa per riceverli effettivamente (cioè con il minimo delle conferme di rete necessario) sono alti. In questo scenario, dove la blockchain del bitcoin è superintasata, potrebbe essere valida la strategia di diversificare il proprio portafoglio, ovvero di dedicarsi parallelamente (o in modo esclusivo) ad investire sulle valute alternative. Non è detto però che non si possa riscontrare "traffico" sulle transazioni anche lì.    

Market cap

genesis, nuovi payouts minimi

19 dicembre 2017

Criptovalute in crescita

Sostanziale crescita delle criptovalute in questa fase prenatalizia. Trend positivo a livello settimanale e nelle 24 ore (il -0.19% del bitcoin nelle 24 ore è, a mio avviso, poco significativo). Bene dunque Bitcoin (16.096 euro), Ethereum (745,49 euro) in rialzo così come Litecoin (308,77 euro) e Dash (1063,63 euro). Quest'ultimo ha raggiunto e superato addirittura i mille euro e dunque al momento vale più di ethereum (che comunque è quotato oltre i 700 euro). Considerando però che ethereum può contare, così come si evince dalla tabella, su quasi 72 miliardi dollari di market cap, contro i "soli" 8 di dash, il primo appare, in proiezione, con maggiori potenzialità rispetto al secondo. 

16 dicembre 2017

Bitcoin 15.000 euro abbondanti

I numeri parlano da soli: il bitcoin ha ampiamente superato i 15.000 euro di valore. Da notare la sua capitalizzazione di mercato di quasi 256 miliardi di dollari. Bene anche la maggior parte delle altre criptovalute.

15 dicembre 2017

Bitcoin mantiene valore alto

Se le altre criptovalute presentano alti e bassi, Bitcoin mostra più alti che bassi: in positivo a 7 giorni e nelle 24 ore, mantiene un valore altissimo: 14.674 euro.

14 dicembre 2017

Ethereum vola

Alcune monete mostrano un pò di flessione nel resoconto a 24 ore e in quello dell'ultima ora. Focalizzando l'attenzione sui report settimanali riscontriamo un quadro positivo. Dopo aver evidenziato i progressi di litecoin, nel post di ieri, sottolineiamo l'ottimo momento che stà attraversando ethereum, il cui valore è cresciuto fin quasi a 600 euro.

13 dicembre 2017

Litecoin Turbo

Market cap delle prime 10 criptovalute al mondo. Spicca come sempre il Bitcoin, seguito da un ottimo Ethereum ma colpisce Litecoin protagonista di una crescita spaventosa: +200% nell'ultima settimana!

12 dicembre 2017

Genesis vs Hashflare

E' lecito effettuare dei confronti per stabilire, in questo caso tra due società di mining, Genesis Mining ed Hashflare, quale sia la migliore. Intanto sottolineiamo che le aziende in questione sono entrambe serie e paganti, aspetto non secondario ai giorni d'oggi dove le truffe abbondano e sono dietro ad ogni angolo. Esistono tuttavia alcune differenze sostanziali da menzionare. Intanto attualmente genesis non offre più la vasta gamma di contratti che precedentemente proponeva per cui, per chi volesse iniziare adesso, non ci sarebbe disponibilità di contratti sha256 volti a minare bitcoin (pure bitcoin mining) e nemmeno per quanto riguarda ethereum. Aldilà di questo le due società operano in maniera un pò diversa tra loro. Da un lato hashflare riporta, anche graficamente, gli introiti realizzati giornaliermente ed indica chiaramente l'importo dei costi di manutenzione. L'opzione di prelievo è impostata in modo manuale, cioè è l'utente a richiederlo di volta in volta, e ciò secondo i parametri minimi stabiliti. Considerando un qualsiasi periodo temporale, poniamo di 10 giorni, potremo visualizzare gli introiti realizzati in quei 10 giorni. L'unico limite, se così possiamo dire, di questa società è che la durata dei contratti non supera 1 anno (precedentemente erano senza scadenza). Genesis Mining invece non è solitamente in linea con i giorni. Ad esempio, se oggi è 12 risultano i pagamenti fino al 9, quindi è leggermente in differita, potremmo dire. Inoltre i pagamenti avvengono automaticamente, cioè non è l'utente a richiederli. Di solito la durata dei contratti di Genesis è maggiore rispetto a quelli di hashflare. Genesis inoltre dispone di un'interfaccia utente all'interno della quale è possibile cambiare la moneta digitale da minare. In altre parole, se abbiamo un contratto bitcoin possiamo decidere di modificare le impostazioni per ottenere ad esempio litecoin. I proventi del mining, tramite autotrade, verranno in tal caso convertiti in litecoin e saremo pagati in quest'ultima valuta. Questo aspetto dinamico dell'interfaccia utente relativamente alla distribuzione del mining è sicuramente più all'avanguardia rispetto ad Hashflare. In definitiva entrambe le società presentano pro e contro ed è difficile stabilire su due piedi quale sia la migliore. Sicuramente Genesis è meno trasparente, rispetto ad hashflare, relativamente alla chiarezza sui costi di manutenzione, ossia ci perviene solo il guadagno netto senza sapere la società quanto ha detratto per le spese. Da questo confronto potrete sicuramente farvi un'idea di quale preferire delle due. Personalmente le utilizzo entrambe conoscendone le rispettive caratteristiche. 

Riassumendo, ecco alcune differenze tra le società:
Prelievi:
Genesis: automatici; Hashflare: Manuali
Metodi di acquisto contratti:
Genesis: carta di credito e criptovaluta 
Hashflare: carta di credito e criptovaluta
(nell'acquisto con carta Genesis più rapido)
Trasparenza: 
Genesis mostra l'importo dei costi di manutenzione solo nel contratto ma non giorno per giorno dettagliatamente come invece riportato da Hashflare.
Durata Contrattuale:
Hashflare annuale, Genesis due anni (precedentemente entrambe li avevano senza scadenza).
Disponibilità Contratti:
Attualmente Genesis ha scarsa disponibilità e varietà di contratti (al momento solo monero sottoscrivibile), Hashflare offre: sha256, scrypt, Ethereum, X11.

Market cap aggiornamenti

Ecco la market cap delle prime 16 criptovalute in circolazione. Sicuramente bene il bitcoin con il 44% di crescita nell'ultima settimana (e quasi 285 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato). Ma stavolta la "palma d'oro" del migliore spetta senz'altro a Litecoin con oltre il 141% di crescita settimanale. Questo balzo in avanti gli dà diritto al quarto posto alle spalle di bitcoin cash che ha perso circa il 6% nell'ultima settimana, riguadagnando però il 4% nelle ultime 24 ore. Stabile Dash, settimo, mentre Ethereum, saldamente al secondo posto (con oltre 51 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato) fà registrare una buona crescita settimanale del 13% abbondante. 

Bitcoin sempre in vetta

Il bitcoin resta in alto: 14.480 euro secondo coinbase, 13.950 la rilevazione "pessimistica" di preev. Ma l'incremento non riguarda soltanto il bitcoin bensì la maggior parte delle criptovalute

11 dicembre 2017

Bitcoin Star

Il bitcoin, quasi come una star dello spettacolo, finisce in tv e compare perfino nei servizi economici del telegiornale!!! Ciò non sorprende affatto dato lo spaventoso innalzamento del suo valore registrato negli ultimi tempi (un'aumento di 6-8000 euro in un mese non è certo irrilevante). Il valore del bitcoin che riporto in basso, di 13.740 euro, è da considerarsi "ad pessimistic" rispetto a quello mostrato da altri siti, come coinbase, che lo mostrano più in alto di almeno 500 euro. Il tormentone che si sente in giro è sempre lo stesso: il bitcoin è la valuta del futuro oppure sparirà nel nulla insieme alle altre criptovalute? Bhè, da appassionato sostenitore delle valute digitali, non posso che sposare senza dubbio la prima tesi e vedere la seconda come un'idelogia retrograda e conservatrice portata avanti da persone scettiche, molte delle quali pronte a sparare sentenze senza peraltro mai aver investito mezzo euro nelle valute digitali. Inoltre le criptovalute risultano inevitabilmente indigeste ai grandi gruppi mafiosi bancari a cui fà comodo tenere depositati i soldi dei cittadini per poi elargire interessi che sono semplicemente ridicoli erogati secondo tempistiche che lo sono ancor di più. In un mondo dove gli Stati dittatori e prepotenti (travestiti da democrazie e incuranti della mancanza di lavoro e dei problemi seri delle persone che non ce la fanno ad arrivare a fine mese!!!) vogliono controllarci anche quante volte andiamo nel bagno, non è prevista una gestione autonoma dei capitali da parte dei cittadini. Eh no! Stiamo violando il protocollo come in Minority Report! Solo su un aspetto posso essere d'accordo con le critiche (molte di queste ingiuste) mosse al bitcoin, e cioè sul fatto che esso è una valuta estremamente volatile ossia soggetta a grossi sbalzi di valore (tuttavia è impensabile che passi da 15.000 euro a zero in un giorno). Finchè ci saranno investimenti, e sappiamo che ne esistono, a livello mondiale, per un'ammontare di diversi miliardi, è difficile che si verifichi questa ipotesi autodistruttiva). Ma abbandoniamo le beghe politiche e quant'altro osserviamo, in questo turbolento scenario, gli aspetti più pratici, ossia come si stanno comportando le principali società di mining. Intanto c'è da sottolineare che i costi di transazione sono nettamente aumentati costringendo le aziende del settore a degli adeguamenti. Precedentemente ho postato la tabella con i payouts minimi settati da genesis mining, che però da circa tre giorni non stà erogando pagamenti (seguiremo l'evolversi degli eventi verificando accuratamente se trattasi di una sospensione temporanea o meno: incrociamo le dita!). Se da un lato Genesis ci trasmette ansie in questo frangente, dall'altro hashflare sembra finalmente aver compreso la necessità di aumentare la commissione di prelievo sui contratti SHA-256, per favorire la velocità delle transazioni. Tale commissione per i BTC è ora fissata al livello di 0.0007 BTC e dunque il prelievo minimo effettuabile è 0.0107 BTC (0.01, importo minimo prelevabile di BTC + 0.0007, la commissione). Su eobot, infine, nulla di rilevante da segnalare se non il fatto che, alle volte, i payout di alcune valute sono temporaneamente disabilitati. Di seguito riportiamo gli importi minimi prelevabili e le tassazioni per le varie criptovalute (esempio: prelievo minimo del bitcoin 0.002 con tassazione 0.001; con un'altra valuta come litecoin il minimo prelevabile è 0.1 ma la tassa di prelievo è pari solo a 0.002):

Eobot payouts rules:
-Minimums: 0.002 BTC, 0.1 ETH/LTC/DASH/ZEC/XMR/ETC, 0.01 BCH, 10 STEEM/CURE, 20 XRP, 1 FCT/LSK, 10 BTS, 100 MAID/GRC/XEM/BCN/DOGE/GNT
-Miner/Tx Fees: 0.001 BTC/BCH, 0.005 ETH/ZEC, 0.002 LTC/DASH, 1 BCN/DOGE/MAID, 0.01 XMR/STEEM/ETC, 4.5 GNT, 0.0002 CURE, 0.1 LSK/FCT, 5 BTS/XRP, 0.2 GRC, 15 XEM    

08 dicembre 2017

Genesis Mining minimum payouts

Lista completa delle soglie di pagamento minime attualmente impostate da Genesis Mining. I costi aumentati delle commissioni di transazione hanno richiesto gli adattamenti riportati in tabella. Nello schema viene indicato il livello minimo del prelievo per ognuna delle criptovalute (ricordiamo che se in un dato giorno il ricavo di una digital coin risultasse inferiore al valore minimo, esso si aggiungerà a quelli ottenuti nei giorni seguenti fino a raggiungere o superare la soglia di pagamento prevista).

I numeri impressionanti del bitcoin

Il bitcoin prosegue la sua inarrestabile progressione (i dati  riportati sono quelli tratti da preev; ci sono altri siti che lo quotano in maniera diversa; ad esempio coinbase lo valuta 500 euro in più circa). Il dato singolare è che la crescita spaventosa del bitcoin, in questo periodo, non è accompagnata da un aumento, agli stessi livelli percentuali, da parte delle altre criptovalute.

07 dicembre 2017

Bitcoin in orbita a 12680 euro!

Bitcoin prende il volo ed è ora valutato ben 12680 euro. Ma non sono tutte rose e fiori. Il valore elevato spinge gli utenti a venderlo per ricavarne moneta classica e le code di transazione sono enormi. Ciò vuol dire che la blockchain è sovraccarica e che per il completamento delle operazioni, ossia per giungere alle conferme di rete (minimo 6), i tempi si allungano a dismisura... Auguriamoci che il sistema non vada in crash...

06 dicembre 2017

Bitcoin proiettile supera e consolida i 10.000 euro

Bitcoin o Bitproiettile? La criptovaluta più famosa al mondo letteralmente decolla e non è per nulla decisa, almeno al momento, a rallentare il ritmo: quota 10.000 euro raggiunta e superata. Una risposta reale, con dati concreti a tutti i gufi e scettici...

05 dicembre 2017

Golden tea, completo giallo

Finalmente ci siamo! Ecco raggiunto il massimo livello produttivo del giardino virtuale presente in golden-tea. 100 piante grandi di tè (quelle di colore giallo) è infatti il limite consentito dalla configurazione del gioco.

Bitcoin ronza attorno ai 10.000 euro

Il bitcoin in questi giorni sembra comportarsi come un'ape che ronza insistentemente attorno ai fiori, dove questi ultimi rappresentano simbolicamente quota 10.000 euro. La rilevazione di pochi secondi fa conferma tale tendenza, sempre positiva, al rialzo...

04 dicembre 2017

Bitcoin a 9600 euro

Valore attuale del bitcoin: 9600 euro. Da menzionare che, nelle ore precedenti, il bitcoin ha toccato e perfino superato i 10.000 euro. In ogni caso si colloca, al momento, ad una quota elevata.

29 novembre 2017

Tutte le criptovalute in crescita

Tutte le criptovalute sono sostanzialmente in crescita. Basta osservare i dati nella colonna destra del report (variazioni percentuali negli ultimi 7 giorni). Bitcoin ed ethereum, nell'ultima settimana, sono aumentati del 31% circa. Bitcoin cash e bitcoin gold rispettivamente del 32.80 e del 37.60. Ottimo avanzamento anche di litecoin con il 40.38%. Dash e Zcash in salita rispettivamente a +19.21 e +18.14. Anche Monero, 11esimo in graduatoria, in rialzo del 31.14%.

Novemila euro nel mirino

Ormai non ci sono più parole per descrivere questo bitcoin inarrestabile che punta decisamente ai 9000 euro!!!

28 novembre 2017

Bitcoin sale sempre più

Valore alto con tendenza al rialzo, potremmo dire. Fatto stà che il bitcoin continua a crescere: la rilevazione di pochi istanti fa lo vede a ben 8239 euro!

27 novembre 2017

Bitcoin supera la soglia degli 8000 euro

Lo screenshot di pochi minuti fa parla da solo. Lo avevamo lasciato a 7000 euro e lo ritroviamo a 8000: questo bitcoin fà davvero paura. E anche ethereum stà crescendo...

22 novembre 2017

Bitcoin 7050 euro

Il bitcoin si aggira intorno ai 7000 euro: questa rilevazione di pochi minuti fa lo vede dominare il mercato delle criptovalute (e non solo quello) a quota 7050 euro.

20 novembre 2017

Bitcoin e Ethereum: attenti a quei due!

Gli appassionati di cinema non giovanissimi ricorderanno i due famosi attori scomparsi della foto. Si tratta di Tony Curtis (americano, deceduto nel 2010) e di Roger Moore (inglese, noto anche per aver interpretato James Bond, deceduto circa 6 mesi fa). Nel 1970/71 si resero protagonisti di una serie televisiva di genere avventuroso di grande successo: "attenti a quei due". Questo titolo sembra calzare proprio a pennello per bitcoin ed ethereum (saldamente primo e secondo nella market cap) che stanno aumentando e consolidando il proprio valore. Se bitcoin si presenta ormai con l'ennesima conferma positiva a 6850 euro circa (+24% circa di crescita negli ultimi sette giorni), rileviamo anche l'innalzamento di ethereum che nell'ultima settimana è cresciuto di oltre il 13% superando i 300 euro di valore.



18 novembre 2017

Hashflare soglie minime di pagamento

I seguenti sono gli importi minimi delle criptovalute in hashflare per ricevere i pagamenti: 

Bitcoin: 0.01 BTC
Ethereum: 0.1 ETH
Dash: 0.1 DASH
ZEC: 0.1 ZEC


In particolare, sui bitcoin, la commissione di prelievo (aumentata per favorire la velocità e la stabilità delle transazioni) è attuamente pari a 0.0009 BTC. Di conseguenza, per prelevare bitcoin dall'account occorrono almeno 0.0109 BTC.

17 novembre 2017

Bitcoin sull'Everest

Una schermata della market cap riguardante le prime undici criptovalute evidenzia il bitcoin in netta espansione: 6600 euro di valore e 110 miliardi di capitalizzazione di mercato, numeri impressionanti!

16 novembre 2017

Bitcoin vola ad oltre 6300 euro

Bitcoin di nuovo sulla cresta dell'onda con una crescita del 7% nell'ultimo giorno (circa 400 euro).

15 novembre 2017

Bitcoin, 6000 euro nel mirino

Bitcoin si è di nuovo riportato a ridosso dei 6000 euro, come si può osservare dalla rilevazione appena effettuata.

14 novembre 2017

Bitcoin Cash a razzo

Da notare la crescita spaventosa di bitcoin cash (attualmente terzo nella market cap). Oltre il 115 per cento di aumento di valore nell'ultima settimana.

Rete congestionata

In questi giorni la blockchain è davvero intasata, proprio come un'autostrada zeppa di auto nel mese di agosto. Nonostante sia stato smentito chiaramente il verificarsi dell'evento segwit2x forse c'è ancora chi teme la metà del mese per l'upgrade del software che però, come specificato in precedenza, non avverrà. Il motivo esatto del congestionamento non si conosce, quel che appare però evidente è l'elevatissimo numero di transazioni bitcoin non confermate (oltre 90.000 al momento che scrivo, come si evince dall'immagine sottostante) nonostante un ritmo di elaborazione di oltre 40 al secondo.     

13 novembre 2017

Bitcoin fast reprise

Il bitcoin stà già recuperando su posizioni più consone, eccolo ritornare a 5720 euro, per il momento.

Upgrade rinviato

Si fà sempre più insistente la notizia che, l'upgrade del software che avrebbe dovuto portare ad un aumento della capacità dei blocchi della blockchain, sia stato sospeso dagli "scissionisti". Dunque a quanto pare non ci sarà nessuna scissione del bitcoin a novembre e, di conseguenza, non apparirà sulla scena, almeno per il momento, la tanto vociferata criptovaluta nuova di nome BTC2X. In questo settore i colpi di scena sono all'ordine del giorno e a volte, ciò che sembra profilarsi come certezza in un dato momento, viene smentito repentinamente poco dopo. Questa decisione ha inciso negativamente sul valore del bitcoin nel brevissimo periodo, tanto è vero che esso era calato buscamente di più di mille euro (dai 6200 euro eravamo scesi anche a 4800). Ma adesso il btc si stà gia riprendendo infatti, al momento che scrivo, la sua valutazione è 5531. Attenderemo nuovi sviluppi, nel frattempo restate sintonizzati.

09 novembre 2017

Bitcoin fork segwit2x

Come precedentemente accennato, si profila all'orizzonte una modifica strutturale della rete bitcoin volta al miglioramento delle capacità della stessa che prende il nome di "Segregated Witnesses in the Bitcoin blockchain" abbreviato con la sigla segwit2x. L'evento è previsto al raggiungimento di uno specifico blocco, il 494,784, durante il mese di novembre 2017. Osserva su questa pagina (scegliendo l'opzione "table") il livello dei blocchi raggiunti finora. Approfondisci il segwit2x leggendo il documento dettagliato in inglese riportato in seguito, contenente ulteriori specifiche.

Bitcoin Upgrade at Block 494,784
During the month of  November 2017, approximately 90 days after the activation of Segregated Witnesses in the Bitcoin blockchain, a block between 1MB and 2MB in size will be generated by Bitcoin miners in a move to increase network capacity. At this point it is expected that more than 90% of the computational capacity that secures the Bitcoin network will carry on mining on top of this large block.
The upgrade to 2MB blocks has been agreed first during the Bitcoin Roundtable Consensus in Hong-Kong on February 2016, and then ratified by the Bitcoin Scaling Agreement in New York on May 2017. These agreements stipulate the activation of Segregated Witness support and an increase of the maximum base block size from 1MB to 2MB. Segregated Witness support has been locked-in as a soft fork expected to activate around August 23 2017 (block height 481,824). Bitcoin clients that are not currently SegWit-compatible and wish to benefit from the new type of transaction must perform extensive upgrades to various subsystems, including changes to transaction serialization, signature hash computation, block weight calculation, scripting engine, block validation, a new address scheme, and P2P protocol upgrades. Fortunately Segregated Witness compatibility is opt-in, and existing Simplifed Payment Verification (SPV) wallets and full nodes are expected to continue working without changes after SegWit activates.

Readiness Checklist

The November 2017 upgrade to 2MB blocks is a hard-fork, but necessary changes are trivial to perform. Some SPV clients are expected to work without any change at all. Most clients will need to tweak only two constants to remain compatible with the new larger blocks:
For SegWit-compatible clients:
  • Maximum block weight doubles from 4,000,000 to 8,000,000
  • Sig-ops per block doubles from 80,000 to 160,000
For non-SegWit-capable clients:
  • Maximum base block size doubles from 1,000,000 to 2,000,000
  • Sig-ops per block doubles from 20,000 to 40,000
Both types of clients should add new DNS seeds:
  • BitPay: seed.mainnet.b-pay.net
  • OB1: seed.ob1.io
  • Blockchain: seed.blockchain.info
  • Bloq: bitcoin.bloqseeds.net

Testnet5

For testing purposes, a new Testnet5 network that builds on the same Genesis block as the existing Testnet3 network has been created. In order to update a client for compatibility with Testnet5, do these changes to existing Testnet3 settings:
  • Port changes from 18333 to 18555.
  • Network magic changes from 0x0b110907 to 0x6e657400
  • BIP-34, BIP-66, BIP-65 and single checkpoint all refer to the block at height 10001 with hash 00000000fb7c0a2aeb5f1244e81921b84b7ac770004543144e10c2284f89bfd8
  • DNS seeds are available at seed.testnet5.b-pay.net and bitcoin-testnet.bloqseeds.net
Block size/weight and sig-ops changes above also apply to Testnet5.

Compatible Fully-Validating Node Software

  • BTC1: https://github.com/btc1/bitcoin
  • Bitcoin Unlimited: https://www.bitcoinunlimited.info/
  • Bitcoin Classic: https://bitcoinclassic.com/

Incompatible Fully-Validating Node Software

  • Bitcoin Core: https://github.com/bitcoin/bitcoin
  • Bitcoin UASF: http://www.uasf.co/

Golden tea level up

In "Golden tea giardino completo", un post precedente, avevo mostrato il giardino pieno di piantine di tè ma non sapevo cosa si potesse fare in più. Ho chiesto allo staff del gioco e mi hanno chiarito che, in realtà, non esiste nessun secondo livello. Semplicemente, si può fare l'upgrade delle singole piantine, le piccole e le medie. Chiaramente se si vuole migliorare una piantina piccola e farla diventare media, occorrono 90.000 coins (perchè la piccola costa 10.000 e la media 100.000). Allo stesso modo per passare da media a grande ci vogliono 900.000 coins (la grande infatti costa 1.000.000 e la media, come appena detto, 100.000). Nell'esempio fornito c'era la maggioranza di piante grandi nel giardino, le gialle (oltre il 70%) e dunque le restanti, un mix di piante medie e piccole, sarebbero migliorabili. Alla fine il risultato massimo ottenibile (salvo che nel frattempo non inventino nuove piante extralarge superiori alle gialle) è un giardino con 100 piante grandi, quelle di colore giallo, con forza produttiva unitaria di 10.000 foglie all'ora. Se ne abbiamo 100 di piante, moltiplichiamo per 100 e otteniamo esattamente 1.000.000 di foglie all'ora, ossia 24.000.000 di foglie nelle 24 ore. Ricordiamo che dalla vendita delle foglie si ricavano, in parti uguali, gold e coins (i gold rappresentano i soldi prelevabili, e possono esser scambiati per ottenere coins; i coins invece servono ad acquistare piantine e quote di energia). Ma prima di dividere a metà bisogna dividere per 20 poichè il rapporto non è alla pari, ossia uno a uno, bensì 20 foglie corrispondono a 1 gold (o un coin). Per cui 24 milioni diviso 20 fà 1.200.000, che diviso 2 dà come risultato: 600.000 gold e 600.000 coins (massimo regime produttivo giornaliero). La strada è lunga per ottenere buoni risultati ovvero guadagnare qualcosina di decente ma ricordiamo che il sito continua ad essere pagante. Per effettuare una registrazione gratuita al gioco utilizzare il banner sottostante o quelli presenti sulle colonne laterali del blog.

07 novembre 2017

Fork in arrivo

Nell'ambito della rete bitcoin non è insolito che si verifichino, di tanto in tanto, dei fork, ossia delle vere e proprie biforcazioni che danno vita a nuove valute. Un esempio classico di ciò è il Bitcon Cash, descritto nel post precedente. Restando in quest'ambito ci sono novità imminenti in arrivo. Tra pochi giorni, infatti, si attende la nascita di una nuova moneta, il BTC2X. La sua comparsa online è prevista, grosso modo, per la metà del mese di novembre.

Bitcoin Cash

Bitcoin Cash (anche conosciuto come BCH o BCC) è una moneta digitale derivata dalla scissione con il Bitcoin. Bitcoin Cash è nato per volontà di un gruppo di miners, investitori e sviluppatori delusi dai limiti del bitcoin. La sua piattaforma supporta fino a 8MB contro 1 del bitcoin. Definito il contante elettronico per internet peer-to-peer (lo suggerisce la parola stessa, bitcoin cash, ovvero bitcoin per contanti) è una moneta ambiziosa ma finora non ha convinto del tutto e resta, almeno per adesso, indietro rispetto al suo più illustre "genitore", sia per capitalizzazione di mercato che per valore. Controlla tramite questo link il Valore attuale del bitcoin cash. Per ulteriori approfondimenti a riguardo visita il sito https://www.bitcoinabc.org

Golden tea giardino completo

Ecco come appare il giardino di golden tea al completo, cioè riempito da 100 piantine di tè (ricordiamo che il "suolo virtuale" è una matrice quadrata di 100 elementi, 10x10). Tre sono le tipologie di piantine disponibili: piccole, medie e grandi. In questo caso il giardino contiene la maggioranza di piante grandi, quelle con le foglie gialle, che occupano il 71% dello spazio totale. Qualcuno si chiederà: "E dopo cosa accade?". Suppongo che compaia un altro giardino vuoto da riempire ma non posso saperlo finchè non verificherò premendo il tasto con la figurina della pala "level up". E allora, come si dice in questi casi, stay tuned, restate sintonizzati in attesa dei prossimi aggiornamenti. 

06 novembre 2017

Bitcoin Master of the Universe

Bitcoin domina lo scenario delle criptovalute (e non solo): 105 miliardi e 600 milioni di euro di capitalizzazione di mercato. Valore attuale della valuta superiore ai 6300 euro... Ethereum, nettamente staccato al secondo posto, non è mai realmente decollato, almeno fino ad ora.

03 novembre 2017

Vamos Bitcoin!

Confesso di esser stato io stesso scettico quando qualche tempo fa lessi da qualche parte, in giro per il web, che entro la fine dell'anno il bitcoin sarebbe salito anche a cifre prossime agli 8000 euro. Non sò se ciò accadrà ma adesso comincio ad essere possibilista a riguardo. In ogni caso stiamo parlando di valori altissimi.

02 novembre 2017

Bitcoin, 6000 euro nel mirino

Continua la scalata inarrestabile del bitcoin che ormai è a un passo dai 6000 euro.

01 novembre 2017

Bitcoin in ascesa perentoria

Dopo aver raggiunto e superato i 5000 euro, il bitcoin continua a salire, lo ritroviamo addirittura a quota 5700 euro! Un inizio di novembre davvero col botto!

31 ottobre 2017

Costi eccessivi di manutenzione

Nel post:"Il rischio è tutto dell'utente" ho già sottolineato i comportamenti non del tutto limpidi, diciamo così, delle aziende di mining. Se hashflare presenta costi di manutenzione giornalieri un pò alti, è anche vero che li documenta da sempre nei minimi dettagli e dunque non ha mai negato di trattenere tali somme. Ma ciò che mi dispiace osservare è il comportamento subdolo di genesis mining (società che ho sempre ritenuto seria e affidabile) riguardo ad alcune tipologie di contratti, nella fattispecie quelli ethereum (dagger-hashimoto). Se nel documento contrattuale c'è chiaramente scritto che non sono previsti costi di manutenzione giornalieri (ma soltanto uno di tipo una tantum al momento dell'acquisto) allora perchè esistono? E soprattutto, perchè non sono menzionati chiaramente? Ah furbetti!!! Se consideriamo che già di base quei contratti, a parità di investimento, non sono redditizi quanto quelli sha256, aggiungendoci pure le fees, che di fatto non ci dovrebbero essere, diventa quasi inutile sottoscriverli, a meno che l'ethereum nel frattempo non decolli sul mercato (ma questo aspetto nessuno lo può prevedere con esattezza). In conclusione, cosa significa tutto ciò? Che non dobbiamo investire? Che ci prendono in giro? Dico semplicemente di investire con moderazione, con calma, recuperando il capitale prima di alzare eventualmente il ritmo, e soprattutto guardare con attenzione al tipo di contratti che ci offrono considerando che finora quelli sha256 (per minare bitcoin) restano i migliori. Questa la situazione attuale circa la disponibilità dei contratti sha256: genesis mining: esauriti; hashflare: disponibili; hashing24: disponibili in pre-order con attivazione a metà gennaio.

Bitcoin 87 miliardi e mezzo di market cap

Diamo uno sguardo alla market cap in euro delle prime 15 criptovalute. In vetta notiamo naturalmente il bitcoin con oltre 87 miliardi e mezzo di euro (corrispondenti a più di 100 miliardi di dollari) e un valore di circa 5258 euro. Numeri che fanno paura! L'incremento settimanale è superiore al 7%. Al secondo posto, molto più staccato, figura ethereum con "appena" 25 miliardi di euro.

30 ottobre 2017

Bitcoin 5000 abbondanti

Bitcoin abbondantemente sopra i 5000 euro. Come vedete siamo nettamente sopra i 5000 euro, tra i 5200 e i 5300, per ora.

27 ottobre 2017

Il rischio è tutto dell'utente

Il mercato crescente della criptovaluta e, nella fattispecie, del bitcoin ha comportato un interesse enorme da parte delle società del settore e un coinvolgimento notevole degli utenti di tutto il mondo. Voglio tuttavia sottolineare quanto segue: se è vero che le aziende devono salvaguardare i propri bilanci, è altrettanto vero che tendono a tirare un pò troppo la corda. I costi dei contratti e quelli di manutenzione (questi ultimi giornalieri) sono a mio avviso eccessivi. Inoltre, spesso e volentieri, le durate non sono adeguate (ad esempio nel caso di hashflare la durata contrattuale di un anno è un pò strettina). Vorrei ricordare a queste società, tutte, nessuna esclusa, di non calcare troppo la mano, di non esagerare con i costi a carico dell'utente altrimenti tutto questo bel business sarà destinato a finire in tempi non lontani. Ci vuole misura ed equilibrio. I guadagni potete farli lo stesso, cercate di cedere un pò signori cari e favorite di più gli utenti che già si sobbarcano la maggior parte dei rischi ovvero il capitale investito, che poco non è.

Si ruota sempre attorno ai 5000

Il bitcoin oscilla attorno ai 5000 euro, talvolta superandoli, talvolta scendendo un pò sotto, ma al momento questa è la tendenza. Osserveremo i movimenti che seguiranno.

26 ottobre 2017

Rapida risalita

Ieri l'avevo detto che probabilmente il bitcoin sarebbe risalito, e infatti eccolo ritornare a quota 4.852 euro, con un incremento di 166 euro rispetto al giorno precedente.

25 ottobre 2017

Discesa dopo i 5000

Il bitcoin è calato rispetto ai valori registrati nei giorni precedenti: stavamo sui 5000, anche 5100 euro, adesso siamo tornati a 4.733 (ultimo rilevamento in foto). La più famosa criptovaluta al mondo ci ha abituato a questi sbalzi, a volte di parecchie centinaia di euro, sia in salita che in discesa, e dunque non è escluso un ritorno ai 5000 e più, staremo a vedere.

Payout test

Come promesso ho monitorato il tempo di payout di hashflare con i nuovi parametri (commissione a 0.0006 btc): da una richiesta di prelievo partita ieri (24/10), intorno a mezzogiorno, i fondi sono pervenuti dopo l'una della notte passata, dunque con circa 13 ore di attesa. Conclusioni: non siamo di fronte a un fulmine di guerra ma, tutto sommato, la tempistica risulta essere accettabile. 

24 ottobre 2017

Hashflare pagamenti a rilento

Non si può certo dire che hashflare sia una cattiva compagnia dal momento che è precisa nell'indicare ogni dettaglio all'interno dell'account utente, dalla durata dei contratti, ai costi di manutenzione, alle info sui pagamenti. Ma è proprio su quest'ultimo punto, peraltro fondamentale, che lascia un tantino a desiderare. Molto spesso i payout impiegano troppo tempo per entrare nella blockchain e dunque per essere confermati. E allora loro che cosa hanno fatto per cercare di sopperire a questo inconveniente? Hanno alzato il limite minimo del prelievo, nonchè la commissione sullo stesso. Forse è una giusta impostazione ma ad un primo impatto non vedo sostanziali migliorie rispetto a prima. Risultato? I tempi di attesa dei pagamenti restano più lunghi del normale. Ad ogni modo, questi sono i nuovi parametri: importo minimo per effettuare un prelievo (ricordiamo solo 1 nelle 24 ore): 0.001 BTC, ma siccome la commissione sul prelievo è salita da 0.0003 a 0.0006 BTC, per prelevare è necessario disporre nell'account di almeno 0.0016 BTC (0.001+0.0006). Queste misure sarebbero state prese per migliorare la stabilità dei prelievi ed aumentarne la velocità. Personalmente non credo si tratti solo di un problema di impostazione dei parametri nel momento in cui esistono troppe transazioni non confermate e dunque tempi di attesa piuttosto lunghi. Altre compagnie, come genesis mining (ma potrei citare anche eobot) presentano poco o nulla questo inconveniente dei ritardi. Il link seguente transazioni non confermate è utile per controllare il volume delle transazioni non ancora confermate dalla blockchain. I rallentamenti nelle conferme dei payout sono probabilmente da imputare soprattutto alla maniera non ottimale che la società hashflare utilizza per operare attraverso il gestore preposto, block.io (anche se loro se ne lavano sempre le mani di questi inconvenienti sostenendo che non possono fare nulla per accelerare il completamento dei pagamenti; in realtà il miglioramento andrebbe fatto a monte). Ad ogni buon conto verificherò personalmente quanto tempo trascorre da una richiesta di prelievo all'effettiva immissione del codice della transazione nella blockchain e dunque alla seguente conferma definitiva dell'operazione (soldi in tasca, per intenderci).

23 ottobre 2017

Investimenti diretti

In precedenza abbiamo analizzato la situazione degli investimenti bitcoin considerando le offerte proposte da alcune rilevanti società di mining presenti sul mercato quali Genesis mining, Hashing24 ed Hashflare. Tuttavia questo metodo, con i pro e con i contro, ci lega inevitabilmente al comportamento di terzi. In altre parole, i nostri guadagni dipendono non solo dal valore del bitcoin ma anche dalla condotta di tali società nei nostri confronti (costi, onestà, puntualità nei pagamenti etc...). Si tratta dunque di una maniera indiretta di investire. Il fiato potremo tirarlo solo dopo aver recuperato il capitale impiegato. Esiste dunque un'alternativa? Se si, qual'è? Semplice: acquistare direttamente bitcoin e tenerli fermi a deposito nella speranza che aumentino il loro valore nel tempo per poi rivenderli e guadagnarci, tutto qui. In questa maniera potremmo sempre disporre del nostro capitale, ossia esso non sarebbe in alcun modo vincolato. L'unico elemento contrario sarebbe rappresentato da eventuali cali del valore della moneta. Faccio un esempio: se acquistiamo 5000 euro di bitcoin (allo stato attuale più o meno equivalenti ad 1 bitcoin) e tra un mese o due il bitcoin dovesse raggiungere quota 6000 euro, avremmo ipoteticamente guadagnato 1000 euro rivendendo. Questo sulla carta, perchè poi ci sono da considerare gli inevitabili costi di acquisto e di vendita che ogni società prevede (che si tratti di coinbase, o di altri). Ma il guadagno sarebbe comunque notevole in tal caso. Viceversa, se il bitcoin calasse rispetto al suo valore al momento del nostro acquisto (cioè andasse sotto i 5000 euro, stando all'esempio), dovremmo sperare in una risalita per non perdere soldi. In definitiva, che si investa in modo diretto o indiretto, i rischi esistono sempre ma nel primo caso non esistono in sostanza dei veri e propri intermediari (a parte la società che ci cambia la valuta).

21 ottobre 2017

Bitcoin frantuma il muro dei 5000 euro

Già da iera sera c'era stato un rialzo ed erano stati superati i 5000 euro, consolidati poi stamattina con quest'ultimo rilievo di ben 5.176, 74 euro (ore 9:34). E così il bitcoin supera anche la soglia dei 5000 euro e non finisce mai di stupire... (notate i 1900 euro di aumento di valore nel confronto con il mese precedente).