23 gennaio 2018

Nuova flessione dopo segnali di risalita

Dal rilievo effettuato nell'ultimo post i segnali di ripresa si erano rafforzati, e ciò nelle ore immediatamente successive al riscontro, con il bitcoin che aveva temporaneamente raggiunto quota 10.500 euro, o giù di lì. Poi, però, la tendenza alla flessione si è nuovamente manifestata. L'attuale valore del bitcoin, secondo coinmarketplace è di 8.477 euro circa. Leggermente più pessimistica la valutazione di coinbase, che lo pone qualche decina di euro più in basso. Nella lista delle prime 41 criptomonete, come si evince osservando i grafici, soltanto un paio di valute secondarie hanno fatto segnare tendenze positive. Per il resto il quadro è palesemente negativo. Come mai le criptovalute stanno vivendo un periodo a ribasso? Bhè, molteplici possono essere le spiegazioni e le ipotesi del caso. Personalmente ritengo che, ciò che dà maggiormente fastidio agli investitori, è il fatto che un pò tutto il circuito è lievitato a livello di commissioni. Le poche società serie di mining presenti sul mercato devono fare i conti con i costi aumentati. Di conseguenza, nell'attuale scenario, non sono ipotizzabili investimenti nel mining di scarso rilievo perchè in tal caso si rischia di ricevere pagamenti in tempi troppo lunghi. Ci sono dei minimi sui pagamenti alzati che influenzano in particolar modo le valute principali (nel caso ad esempio di genesis mining troviamo 0.005 sui btc e 0.075 su eth). L'importo minimo del prelievo viene raggiunto con più difficoltà anche per chi impiega un certo capitale. Se a questo disagio si aggiunge l'insicurezza palesata da alcune persone riguardo alla cybersicurezza, ecco spiegato il possibile motivo del "raffreddamento" da parte degli investitori. In realtà, la verità è che alcuni anni fa questo mondo delle criptovalute interessava meno persone. Per molti era considerato quasi un gioco, un fenomeno da baraccone. Quando poi si è visto concretamente e si è capito che bitcoin & company rappresentavano un business online non indifferente, sono nate 3000 società del settore, di mining, di trading e quant'altro. Inoltre gli utenti si sono avvicinati a questo mondo in misura molto maggiore rispetto agli anni precedenti intuendo di poter guadagnare. Pian piano un sistema di transazioni digitali che, secondo lo stesso ideatore del bitcoin, Satoshi Nakamoto, doveva consentire scambi a basso costo, ed essere accessibile a tutti, ricchi e poveri, stà un pò perdendo lo spunto e lo spirito originario per cui è stato creato, prendendo una piega diversa e ciò semplicemente per l'avidità di alcuni operatori del settore. Ciò non toglie che, ad esempio, società come coinbase (seppur con aumenti nei costi di transazione effettuati grosso modo a partire dalla scorsa primavera) hanno mantenuto basso il livello delle commissioni. Anche in questo mondo tutto dipende dall'onestà degli "interpreti". E' evidente che certe operazioni non possono essere compiute in maniera gratuita ma non vanno nemmeno fatte a costi esagerati che, come ho detto in precedenti post, potrebbero, nella peggiore delle ipotesi, portare ad un tracollo del sistema. Auguriamoci che prevalga il buon senso un pò da parte di tutti. Per quanto concerne, infine, le quotazioni del bitcoin e delle altre valute, si stà vivendo una fase tendenzialmente di ribasso ma nessuno sà come si evolverà. Dopo un picco forte a salire in genere si scende rapidamente in verticale e dopo? Si sale di nuovo? Chissà, staremo a vedere...           


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