Mentre il bitcoin si riprende, a 3000 euro abbondanti (circa 3300 al momento che stò scrivendo), qualche società disattenta trova il modo di complicare le situazioni. Nella fattispecie hashflare, a mio avviso, sta creando grattacapi inutili agli utenti. Mi dispiace ma, quando si fanno le cose male io critico chiunque. Uscire con un comunicato generico dicendo che ci sono troppe transazioni in corso, e dunque grossi ritardi nel completamento dei prelievi (specie quelli di maggiore importo), è una giustificazione poco plausibile e vi spiego perchè. Intanto non sottolineano di aver diminuito la commissione sul prelievo da 0.0006 a 0.0003 (pagare meno commissioni rallenta i trasferimenti). Per un euro in più assicuravano agli utenti i prelievi in tempi brevi, invece così le transazioni vanno a finire nel dimenticatoio e chissà quando entrano attivamente nel trade block. Se fosse solo colpa della rete intasata allora perchè quest'inconveniente con genesis mining non stà succedendo? Semplice, perchè quest'ultimo imposta meglio i parametri. Questi sono errori non ammissibili per una società del genere. Le persone non possono aspettare a vita per ricevere i soldi. Ad ogni modo ho effettuato alcuni prelievi in questi giorni con loro (tra ieri e oggi, quindi 18 e 19 settembre). Per curiosità vi farò sapere quando (speriamo bene) verranno confermati. Faccio altresì presente che i prelievi sono visibili sul chain.so ma non compaiono, almeno per ora, sul trade block che restituisce un messaggio di errore di transazione non trovata (not found). Quello che mi preme sottolineare, e concludo, è la mancanza di chiarezza mostrata da parte di questi signori (premettendo che finora non c'erano mai stati problemi, solo ritardi nella norma): si parla del numero abbondante di transazioni in corso, della rete intasata, di tutta una serie di problematiche ma senza alcun riferimento alle commissioni sul prelievo ridotte da loro stessi che rendono i trasferimenti sicuramente rallentati. Il comunicato, così comè, è poco utile e obiettivo. Mi dispiace, non ci siamo!
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