15 gennaio 2019

Ripresa a 24 ore

C'è stata una ripresa delle criptovalute, considerando il riferimento a 24 ore. Stiamo attraversando il solito tormentone dove si sale e si scende ma sostanzialmente non si registrano variazioni eclatanti. E' chiaro che i 15/16.000 euro raggiunti dal bitcoin lo scorso anno, e i valori alti delle altre valute in quel periodo (esempio, bitcoin cash 2000 euro e litecoin 200 euro, per dire) non sono lo standard. Infondo il bitcoin valeva 3000 euro prima del grande salto in avanti. Per cui, quando si sente in giro..."ha perso l'80% del suo valore" è una definizione restrittiva, secondo me, perchè 15.000 non è il suo valore abituale. E' come pretendere da un campione dei 100 metri piani, per dire, che ad ogni corsa faccia registrare il record del mondo. Non è sempre così, non è lo standard, quelli erano valori fuori standard. Ciò non toglie che, un giorno, possa valere anche di più di 15.000, questo non lo sappiamo. Semplicemente, in quel periodo, ci fu un surplus, una plusvalenza, per questo motivo si raggiunsero quelle cifre e parecchia gente si arricchì, del resto ne parlarono perfino i telegiornali. Dopodichè il fenomeno si è sgonfiato anche perchè molti non ci credono più. Tuttavia fanno molto male a dubitare. A tal proposito, mi viene in mente la celebre frase pronunciata dal famoso fisico, chimico e biologo francese del '700, Antoine Lavoisier: nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Ed è proprio vero perchè di sicuro il mercato è cambiato ma non è morto, come alcune persone di scarsa "fede criptoniana" sostengono e sostenevano. In altre parole, non solo il bitcoin potrebbe essere protagonista ma anche le altcoins, le stable coins, quelle crypto monete che subiscono meno, o quasi per nulla, lo "stress delle variazioni del mercato" e sulle quali si può, almeno in linea teorica, fare più affidamento (vedi zcash, litecoin e, perchè no, dogecoin etc...). Potrebbe essere, in definitiva, l'anno delle "comprimarie". Chissà!


Antoine Lavoisier, ritratto.

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