Bitcoin, nel corso degli anni, ci ha abituato a sbalzi paurosi del suo valore. Uno di questi, piuttosto recente, fortemente a ribasso, riguarda proprio l'attuale mese di Febbraio 2022. Ho evidenziato due giornate in particolare: il 16 febbraio, in cui la quotazione era attestata attorno ai 39.000 euro, e la data di oggi, il 22 Febbraio, dove rileviamo circa 33.000 euro. Seimila euro di decremento di valore, riscontrati in meno di una settimana, non rappresentano certo bruscolini! In realtà, la maggior parte delle criptovalute sta attraversando un periodo di difficoltà e dunque di calo. Del resto, non potrebbe essere altrimenti con gli scenari, tutt'altro che rosei, presenti all'orizzonte. Alla minaccia, seppur apparentemente attenuata del covid (con le varianti omicron) si è aggiunta la situazione delicata riguardante la Russia e l'Ucraina ma che coinvolge, indirettamente, tutta l'Europa e, perchè no, l'intero Globo. La preoccupazione dovuta ad una possibile invasione (ci auguriamo di no!) del primo paese nei confronti del secondo, porta evidentemente un alto livello di tensione generale e di scompiglio che si riflette anche sui vari mercati mondiali. In quest'ottica, piuttosto complicata, solo alcune digital coins sembrano reggere meglio l'impatto negativo. Ethereum ha perso valore, ma è una di quelle criptovalute che assorbe abbastanza bene i "colpi a ribasso", di sicuro nettamente meglio rispetto a Bitcoin. E poi ci sono le stable coins, naturalmente, che "contengono i danni". Qualche nome? Luna resiste discretamente alle fasi meno esaltanti del mercato, così come USDT, USDC, Dogecoin, Dai e Tron, giusto per citarne alcune.
22 febbraio 2022
Bitcoin, che scivolone!
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