26 dicembre 2022

Il bilancio 2022

Il 2022 sta ormai volgendo al termine. Viene spontaneo effettuare un bilancio e trarre le conclusioni sull'anno che sta andando via. Non si può dire che gli ultimi 12 mesi siano stati incoraggianti. Tra prosieguo della pandemia, crisi energetica, crisi ambientale, inflazione, guerra, disagi economici diffusi (e chi più ne ha più ne metta), c'è poco da sorridere. Entrando nello specifico, le criptovalute non sono sicuramente rimaste immuni da questo scenario, evidentemente disastroso. Proprio verso la fine dell'anno, abbiamo assistito al crollo finanziario di FTX, la società di exchange di Sam Bankman Fried che, precedentemente, sembrava poter spaccare mari e monti piuttosto che finire miseramente la propria esistenza con un colossale crac finanziario. Questo, ed altri svariati fattori, hanno "frenato" la crescita delle criptovalute che, di fatto, stanno attraversando una "paludosa" fase di ristagno. Riguardo al futuro delle monete digitali vi sono due diverse ipotesi, tra esse contrastanti. Quella ottimistica prevede un innalzamento del valore di Bitcoin (& company) a livelli mai osservati prima d'ora (addirittura oltre i trend positivi di 50.000 euro e più, riscontrati poco tempo fa). La pessimistica, invece, inquadra il bitcoin ai minimi storici. Quale sarà vera? Chi lo sà! E che dire delle centinaia di "monete secondarie" (chiamiamole così, ma potete benissimo classificarle come altcoins o stablecoins) presenti attualmente sul mercato? Si tratta di vecchie coins già circolanti e di altre nuove che nascono ogni giorno. Lo staking è una di quelle forme d'investimento che viene ormai utilizzato da svariate società, più e meno famose, presenti su internet (da Coinbase a Bitpanda, da Bitstamp a Blockchain e Binance, oltre ad app particolari come Tronlink, con specifico staking solo di Tron). Ma, in tutto questo, i tassi di interesse proposti agli utenti, sono nettamente inferiori rispetto a quelli che esistevano qualche tempo fa, segno che "il piatto piange", ossia, ci troviamo di fronte ad una realtà di mercato chiaramente "bearish" (da 'Bear', Orso). In alcuni casi, come con Bipanda, per esempio, soltanto su alcune monete, i tassi offerti sono più alti ma nulla ci potrà mai garantire che il valore stesso della particolare coin che acquistiamo non crolli all'improvviso, considerando anche il periodo fortemente incerto e soggetto ad alta volatilità. Da menzionare, inoltre, la transizione di Ethereum dalla versione base caratterizzata dal metodo di mining "Proof o Work" (quello di BTC) all'upgrade 2.0, che lo pone nell'ottica del "Proof of Stake". Sostanzialmente, la tendenza è quella di portare le varie criptovalute: 1) ad un 'mining pulito' che sia sostenibile a livello ambientale (esempio: effettuato con i pannelli solari piuttosto che sfruttando vagonate di kw di energia elettrica) oppure, come spesso sta accadendo, 2) attraverso una metodologia diversa, non dannosa per l'ecosistema come lo staking. In tale panorama bisogna considerare anche il ruolo, sempre più invasivo, degli NFT e del relativo metaverso. Gli NFT, non fungible tokens (oggetti unici) hanno riscontrato grande interesse nella popolazione mondiale. Tale attenzione non è confinata soltanto alle persone normali ma anche ad una serie di note società e figure VIP quali: artisti, sportivi importanti marchi, etc... (non ultima la collaborazione di Cristiano Ronaldo con Binance per produrre e diffondere una serie di 'token' del campione portoghese). Non sappiamo cosa ci riserverà il 2023 ma, di sicuro, il progresso tecnologico sta evidenziando continue innovazioni e metamorfosi alcune delle quali assolutamente imprevedibili.                          

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