03 aprile 2017

Life, non oltrepassare il limite

Life, non oltrepassare il limite, in Italia dal 23 marzo 2017

"Siamo soli nell'Universo oppure esistono da qualche parte, altre forme di vita? E' un interrogativo che l'essere umano si pone dalla notte dei tempi e sul quale sono stati scritti libri e prodotti film e documentari. Conoscere la risposta potrebbe non essere così rassicurante..."  

Genere: fantascienza
Regia: Daniel Espinosa
Personaggi e interpreti:
Dottor David Jordan, medico americano, interpretato da Jake Gyllenhaal. Dottoressa Britannica Miranda North, responsabile quarantena, interpretata da Rebecca Ferguson. Rory "Roy" Adams, pilota americano della Stazione Internazionale, interpretato da Ryan Reynolds. Sho Murakami, Sistemista giapponese, interpretato da Hiroyuki Sanada. Biologo britannico Hugh Derry, interpretato da Ariyon Bakare. Comandante russa dell'equipaggio della Stazione Internazionale Katerina "Kat" Golovkina, interpretata da Olga Dihovichnaya. Pescatore numero 1, interpretato da Alexander Nguyen Pescatore numero 2, interpretato da Hiu Woong-Sin.

Trama sintetica:
Hugh Derry, il biologo di un team di astronauti di ritorno da Marte, prova ad analizzare un campione rinvenuto sul pianeta rosso. L'entusiasmo iniziale per la scoperta di una forma di vita apparentemente innocua lascia presto il posto alla paura nei 6 componenti dell'equipaggio in quanto l'alieno ha intenzioni tutt'altro che amichevoli. L'essere (battezzato in seguito Calvin), dotato di grande intelligenza e resistenza alle condizioni di vita più estreme, aumenta forza e dimensioni mietendo vittime. Un topolino da laboratorio e il pilota Roy Adams sono soltanto i primi a cadere sotto i suoi micidiali attacchi. Nel momento in cui l'equipaggio comprende il grado di pericolosità di Calvin pone come priorità quella di non farlo assolutamente giungere sulla Terra dove diventerebbe una specie dominante come probabilmente lo era stato su Marte per millenni. Tuttavia, l'intelligenza dell'alieno mista ad una serie di sfortunate circostanze, rendono problematico il rientro degli astronauti che, via via, perdono la vita uno dopo l'altro ad opera di Calvin. Alla fine restano vivi soltanto David e Miranda. Il primo, amante delle esplorazioni nello spazio e ostinato a non voler rientrare sulla Terra, decide una strategia risolutiva sfruttando le due capsule di salvataggio disponibili sull'astronave madre ormai troppo danneggiata per rientrare. L'intento di David è quello di attirare il mostro in una delle capsule trascinandolo con sè nello spazio profondo, sacrificando così la propria vita. La capsula in cui viaggia Miranda farà invece ritorno sulla Terra. Tutto sembra programmato a dovere ma qualcosa andrà storto...

Considerazioni critiche: Inevitabile l'accostamento ad un cult come Alien, icona del genere fantascientifico. Nonostante il quasi plagio, il film è di buona fattura e tiene vivo l'interesse dello spettatore fino alla fine. Buona l'interpretazione di Gyllenhaal nel ruolo del dottore depresso, introverso ed intelligente. Deludente invece quella di Ryan Reynolds, figlio d'arte belloccio che vuol risultare simpatico a tutti i costi in pieno stile di spacconeria americana finendo per strafare con le battute (la sua dipartita per decesso, piuttosto rapida, porta senz'altro benefici alla pellicola). Valida anche la prova di Bakare nel ruolo del biologo e quella delle due protagoniste femminili. In particolare la Ferguson vanta già delle interpretazioni in Mission Impossible e in Hercules, oltre a Florence e all'Uomo di neve. In definitiva Life è un film che vale la pena di vedere ma che non aggiunge granchè di nuovo al suo più illustre predecessore diretto da Ridley Scott nel 1979.



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