30 marzo 2017

Bitcoin pro e contro

In tutti gli aspetti della vita esistono pro e contro, non fà eccezione a questa regola il bitcoin. Però bisogna osservare la situazione nella sua obiettività. Il bitcoin è stata la prima moneta elettronica ad entrare in scena, ne sono seguite poi tante altre, con caratteristiche un pò diverse ma concettualmente simili ad esso. Tanto per cominciare il bitcoin non è un fantasma o un qualcosa di misterioso o di negativo come persone mal informate e/o malpensanti credono. Tanto è vero che il bitcoin è quotato perfino sui mercati finanziari al pari di altre valute classiche e di commodities quali oro, petrolio etc... A differenza dell'euro o del dollaro, o di altre monete note che appaiono sotto forma di carte e spiccioli e che dunque si toccano con mano, nel vero senso della parola, il bitcoin esiste semplicemente solo su internet, ma non per questo non ha valore, anzi. Nel preciso istante in cui sto scrivendo 1 btc vale circa 960 euro, e scusate se è poco! (di recente ha superato abbondantemente anche i mille euro). Il bitcoin sale e scende di valore nel tempo, proprio come tutto il resto presente sul mercato. Ma allora qual'è il problema? Bhè, ho già spiegato in articoli precedenti che il bitcoin non è quantitativamente illimitato. Per capire il concetto immaginate una miniera d'oro vergine supponendo che il nobile metallo sia il bitcoin. All'inizio è facile estrarre l'oro ma, pian piano che la miniera si esaurisce, diventa sempre più difficile tirarlo fuori da essa. Questo esempio serve per illustrare il concetto di "difficoltà di mining" che è sempre crescente. I guadagni derivanti dal "mining" sono direttamente proporzionali al valore del bitcoin ma inversamente proporzionali alla difficoltà di mining e al costo della corrente (le attrezzature per generare btc assorbono grandi quantità di energia elettrica). A questo punto qualcuno osserverà giustamente: ma allora conviene minare oppure no? La risposta è dipende. Sicuramente con i costi elevati della corrente in Italia è dura minare in modo diretto i bitcoin, ecco perchè ci si affida a terzi, ossia a società che si prendono la rogna dell'elettricità ma che, d'altro canto, non lo fanno di certo gratis. Immaginate però di possedere un immobile dotato di pannelli solari fotovoltaici con tanto di batterie per l'accumulo di energia. Sicuramente a quel punto il discorso cambierebbe, e non poco! E' vero che i pannelli solari prevedono un costo iniziale ma, una volta acquistati, diventano risolutivi. Dopo l'investimento nell'impianto solare la spesa per la corrente sarebbe virtualmente pari a zero (se si eccettua un pò di manutenzione dei pannelli) e dunque il guadagno derivante dal mining risulterebbe netto. Se vogliamo la situazione è simile concettualmente a ciò che accade acquistando un'auto alimentata con il GPL ossia con impianto GPL natìo (GPL stà per gas petrolio liquido); oppure installando l'impianto GPL in seguito sù un'auto alimentata di base solo a benzina. Di questi tempi la benzina sempre cara, seppur con variazioni nelle diverse regioni d'Italia, fà segnare circa tre volte il prezzo del gas (esempio: 1,50 euro/litro, la benzina contro 0,60 euro/litro, il gas), per cui giudicate voi stessi la differenza. Una volta ammortizzato il costo dell'impianto GPL si ottiene un risparmio permanente sul consumo di carburante.

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