08 marzo 2017

Tecnologia in soccorso della salute

I vizi, si sà, sono assai difficili da gestire e solitamente arrecano danni, non solo al portafoglio, ma, aspetto ancor più grave, alla salute. Tra questi figura sicuramente la sigaretta (che lo stato impietoso continua a vendere spudoratamente, in modo ostinato, semplicemente per far soldi. Le avvertenze sui rischi del fumo, stampate sui pacchetti, hanno un senso quasi di ridicolo).


Se siete accaniti fumatori è bene che facciate prevalere la ragione sull'impulso prima che la salute vada a farsi benedire dal momento che svariati sono i danni che produce la sigaretta. Intanto bisogna partire dall'esame di inconfutabili dati reali e scientifici. La quantità di sostanze chimiche presenti nelle sigarette è davvero impressionante. Nel pacchetto di sigarette vengono sempre indicate 3 sostanze chimiche nocive all’organismo: la nicotina, il catrame e il monossido di carbonio. Quello che non tutti sanno è che in realtà la sigaretta contiene circa 4 mila sostanze chimiche, di cui 400 sono tossiche e almeno altre 400 sono notoriamente cancerogene. Il monossido di carbonio è un gas che deriva dalla combustione del tabacco. È incolore e inodore ed è in grado di diminuire la quantità di ossigeno nel sangue. Provoca invecchiamento precoce e basso rendimento muscolare. La nicotina è una sostanza psicoattiva, cioè una droga; raggiunge in 3-10 secondi il cervello dopo essere stata aspirata e stimola la produzione di dopamina e adrenalina. I danni che causa all’organismo sono la dipendenza, l’aterosclerosi (“indurimento” di tutte le arterie), l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Il Catrame è formato da idrocarburi cancerogeni che si depositano, in primis, nei polmoni e nelle vie respiratorie, aumentando così il rischio di tumori nei vari organi. Il primo effetto del catrame lo si può notare nei famosi “denti gialli”. Le sostanze irritanti del fumo causano danni alle vie respiratorie e interferiscono con l’autodepurazione dei polmoni. Alcune di esse, come l’acido cianidrico, l’acroleina, la formaldeide, gli ossidi di azoto e l’ammoniaca danneggiano le mucose dei bronchi, in particolare le ciglia che si oppongono all’entrata di polveri e germi nel polmone. Tutto ciò provoca tosse, secrezione di muco e bronchite cronica. Alcuni esempi di sostanze irritanti presenti nelle sigarette: Arsenico. È un vero e proprio veleno contenuto anche nei topicidi che danneggia cuore e vasi sanguigni, sistema nervoso e digestivo. Cadmio. Contenuto anche nelle batterie, il cadmio danneggia i reni e il rivestimento delle arterie. Cromo. È tra i principali responsabili del cancro al polmone e, solitamente, si trova negli smalti e nelle vernici. Cianuro di idrogeno. Danneggia cuore e vasi sanguigni e le ciglia che proteggono le vie respiratorie, consentendo alle tossine di entrare facilmente nei polmoni. La sigaretta contiene moltissime sostanze dannose per il corpo, in particolare, esse sono contenute all’interno del catrame. Queste sostanze hanno effetto diretto sui polmoni, sull’apparato respiratorio (cavo orale, gola, corde vocali) e sull’apparato digerente e urinario. Il fumo di sigaretta è la causa principale del tumore polmonare. Statisticamente il rischio relativo di un fumatore di ammalarsi di un cancro al polmone rispetto ad un non-fumatore è di 10:1 e tale rischio aumenta a 20:1 se si fumano più di 40 sigarette al giorno. Anche l’esposizione al fumo passivo aumenta il rischio di sviluppare un carcinoma polmonare di circa il 30%. Sigaretta a parte, non bisogna sottovalutare il rischio derivante dall’esposizione ambientale a particolari sostanze quali radon, amianto, arsenico, cromo, silice e nichel, alle quali sono maggiormente esposte alcune categorie professionali. Un certo ruolo è svolto anche dall’inquinamento atmosferico. Ecco che allora la tecnologia viene in aiuto dei fumatori proponendo la sigaretta elettronica (che ovviamente non presenta alcuna combustione). Sono già alcuni anni che esistono sul mercato le sigarette elettroniche, o e-cig, se preferite. Il passare del tempo ha fatto si che la tecnologia del settore migliorasse abbastanza. I modelli più recenti di sigaretta elettronica sono senz'altro superiori qualitativamente rispetto alle produzioni dei primi anni ed anche i costi sono attualmente più contenuti. Partendo da un problema reale di salute si è pian piano sviluppata una vera e propria passione per la sigaretta elettronica che, essendo un dispositivo elettronico, è costituito da alcuni elementi piuttosto semplici assemblati tra loro e necessita di un caricabatterie proprio come avviene per gli smartphone. L'atomizzatore, protetto da un vetro cilindrico, rappresenta il cuore della sigaretta elettronica, è in questa parte che si carica il liquido da fumare. Di liquidi, sul mercato, ne esistono innumerevoli. Sostanzialmente si possono dividere in due tipologie principali, quelli "tabaccosi" e quelli "a frutta" (esempi: cocco, nocciola, fragola, vaniglia, melone, cacao etc...). In entrambi è presente la nicotina, a meno che non si utilizza un tipo di liquido con zero nicotina (le gradazioni standard di nicotina dei flaconcini di solito sono queste: 0, 4, 9, 14, 18). E' possibile anche ottenere una gradazione personalizzata della nicotina mescolando due flaconcini di prodotto (esempio: versando in un bicchiere di plastica il contenuto di un flaconcino con nicotina 4 insieme ad un altro con nicotina assente si ottiene un liquido a nicotina 2. Dal bicchiere poi si riempiono i due contenitori vuoti ottenendo così due flaconcini a nicotina 2). Conclusioni: In definitiva, rispetto alla sigaretta classica, quella elettronica come contro ha solo la presenza di nicotina laddove viene utilizzata. Qualcuno a questo punto ragionerà nel seguente modo: "D'accordo la sigaretta classica (dove avviene la combustione) fà male, ma cosa contiene esattamente il liquido delle sigarette elettroniche?". Ebbene, questi sono i componenti principali che lo caratterizzano:
- Acqua deionizzata
- Glicerina vegetale (Glicerolo)
- Glicole Propillenico
- Aromi alimentari
- Nicotina (ove richiesta)

Analizziamoli nel dettaglio:
Acqua deionizzata Credo che non ci sia bisogno di spiegare questo componente!
 
Glicerina vegetale (Glicerolo) Viene usato nell'industria alimentare, come additivo alimentare, con la sigla E422.
E' usata nella sigaretta elettronica, per dare maggior fumosita ai liquidi.
Viene usato anche in Medicina per lassativi, contro l'ipertensione endocranica e oculare,come dichiarato da WiKiPedia.
Lo si può trovare in liquori, sciroppi, aromi, dolci e caramelle.

 
Glicole Propilenico Usato come additivo alimentare, la sigla che lo contraddistingue è E1520, è un eccepiente farmaceutico,
con un sapore dolciastro.
Come dichiarato da WiKiPedia, la tossicità acuta orale nell'uomo è molto, molto bassa, per causare danni significativi è necessario ingerirne una quantità notevole.
Lo si può trovare nelle preparazioni erboristiche, supporto in olii profumati, additivo in molti prodotti cosmetici
.

Aroma Alimentare
Un aroma è la caratteristica sensoriale data da un cibo o da un'altra sostanza derivante dalla combinazione di odore e sapore.
L'aroma tipico di un alimento, di una spezia, di una pianta aromatica è conferito da specifiche sostanze chimiche naturalmente presenti in essi. Nel campo dell'industria alimentare, al fine di riprodurre, standardizzare o rafforzare certi aromi, alcune sostanze naturali o prodotte per sintesi chimica sono aggiunte ai cibi. Tali sostanze possono essere definite col termine aromi, o meglio aromatizzanti.

 
Nicotina La Nicotina è un alcaloide naturale con effetto psicotropo, ovvero provoca dipendenza. Non è cancerogena e non viene dispersa in aria durante la svapata ma viene assorbita dall'organismo. Ovviamente nuoce alla salute ma è bene sottolineare che anche altre sostanze provocano dipendenza e per questo debbono essere consumate con cura. Lo stesso alcool può creare dipendenza e produrre effetti negativi sulla salute.
 

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